Perché Red Dead Redemption 2 è molto più di un videogioco

Perché Red Dead Redemption 2 è molto più di un videogioco

È difficilissimo spiegare in poche parole la grandezza di Red Dead Redemption 2, un capolavoro generazionale che ha riscritto gli standard dell’intrattenimento videoludico. Se Rockstar Games con Grande Theft Auto ha voluto scrivere una parodia della società contemporanea, con RDR2 il team di sviluppo americano ha alzato il tiro regalandoci un vero e proprio romanzo videoludico. Vestendo i panni del fuorilegge Arthur Morgan, il protagonista seguirà la drammatica storia della banda Van Der Linde e del disperato tentativo dei suoi membri di sopravvivere negli Stati Uniti di fine ‘800.

Red Dead Redemption 2 in breve

L’inesorabile avanzata della civiltà stenderà costantemente un velo di malinconia sui protagonisti della storia, braccati dalla legge e in guerra con le bande rivali. Essi saranno chiamati a confrontarsi con la dura realtà della modernità. Quest’ultima distrugge e cancella il passato, annientando tutto ciò che faceva parte del mondo di quel selvaggio west che in Italia abbiamo imparato a conoscere grazie agli spaghetti western. Esattamente come gli indiani d’America destinati all’estinzione, anche i cowboy e i fuorilegge sono una reliquia del passato di cui la società moderna vuole disfarsi.

Siamo ladri in un mondo che non ci vuole più” dirà il protagonista durante un dialogo nella prima parte del gioco. Pur riprendendo alcuni riferimenti agli spaghetti western o all’idea del mondo “eastwoodiano” nel quale gli uomini devono combattere contro ogni avversità per sopravvivere, il mondo di Red Dead Dedemption 2 si sviluppa autonomamente diventando capace di prendere vita e reagire anche con le più piccole interazioni del giocatore.

Red Dead Redemption 2

Le peculiarità di Red Dead Redmeption 2

Mentre in GTA si potranno combinare i peggiori disastri nel cuore delle città senza che la situazione cambi mai, in Red Dead l’interazione con gli abitanti del mondo di gioco e la società americana è estremamente realistica, svogliando il giocatore dal commettere azioni poco plausibili nella convivenza della società moderna. Questo diventerà evidente in primis grazie ad un sapiente sistema di gestione delle taglie tra i diversi Stati, ma anche e soprattutto al sistema dell’Onore con il quale si deciderà il destino di Arthur Morgan e che varierà in base alle azioni del giocatore. Dimenticatevi quindi gli inseguimenti a 5 stelle con carri armati e squadre SWAT di GTA. Il giocatore sarà chiamato a curare il proprio aspetto facendosi la barba e consumando regolarmente pasti per mantenere la propria costituzione fisica. Questi bellissimi dettagli danno costantemente l’idea dell’inesorabile scorrere del tempo contribuendo a immedesimarsi ancora di più nell’opera.

Red Dead Redemption 2

Il viaggio di Arthur Morgan

La storia principale è narrata dal mondo di gioco nel quale ci muoviamo e rifletterà pesantemente l’evoluzione del protagonista lungo il proprio percorso di “redenzione”. Arthur Morgan, prima un fuorilegge, intraprenderà un viaggio nel quale sarà chiamato a confrontarsi col proprio passato, interrogandosi sul senso della vita e la solidità dei suoi ideali. Solamente ad avventura conclusa capiremo che quello al quale abbiamo giocato non era un semplice videogioco, ma un “romanzo videoludico”. Rockstar ci ha narrato la storia di un mondo in costante evoluzione nel quale anche le missioni secondarie sono parte integrante del percorso che intraprenderemo. Rigiocare il gioco con questa consapevolezza può radicalmente cambiare l’esperienza videoludica.

Il sistema di onore e le azioni che compieremo nel mondo di gioco avranno un riflesso sul modo con cui Arthur interagirà con le altre persone. Il cambiamento di Arthur diventerà sempre più evidente nel corso dell’avventura: da freddo pistolero del selvaggio west fedele al proprio codice d’onore e alla propria banda, il protagonista capirà che nella vita esistono ideali più giusti per cui combattere compiendo buone azioni per gli altri.

Il gameplay di Red Dead Redemption 2

Per quanto riguarda il gameplay, la gestione del cavallo e delle risorse giocherà un ruolo fondamentale. Soprattutto sulla gestione dell’equino sul quale viaggeremo, si vedono le grandi differenze con GTA. Il nostro cavallo non sarà solamente una piattaforma di movimento, ma un vero e proprio compagno di viaggio che si farà carico del peso delle nostre armi. Con il passare del tempo, prendendocene cura aumenteremo il legame con lui.
Le sequenze di combattimento sono chiaramente figlie del genere action/adventure al quale stiamo giocando con una componente tattica per quanto riguarda l’impiego delle coperture e dell’abilità Dead Eye con la quale potremmo rapidamente sbarazzarci di numerosi nemici.

 

Bisognerà sostanzialmente essere bravi a muoversi di riparo in riparo, agganciare nemici col puntatore e impiegare rapidamente l’analogico destro per mandare a segno il colpo mortale. I dettagli del mondo di gioco sono incredibili e non è un caso che venga data la possibilità di impiegare la visuale in prima persona per goderne al meglio. Raramente in un videogioco Open world così vasto abbiamo visto un tale livello di dettaglio, anche su oggetti più piccoli come le armi o i soprammobili. Perfino i personaggi secondari o gli npc che incontreremo per strada sono curati alla perfezione.

Conclusioni

Penso si possa tranquillamente dire che sia esistita un epoca videoludica prima e un’altra dopo Red Dead Redemption 2. Francamente non mi stupisco del fatto che le prossime grandi uscite Rockstar saranno tra un bel po’ di tempo perché questo è stato un progetto che potrei definire “biblico”. Red Dead Redemption 2 è l’esempio perfetto di come un team di sviluppo, seguendo dei principi chiari e non adattandosi per forza alle esigenze di mercato, possa stupire il pubblico videoludico portando idee innovative. Ciò è reso possibile principalmente grazie all’amore che Rockstar mette nella realizzazione dei suoi progetti.

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