Mare Fuori, il più grande successo della Rai

Mare Fuori, il più grande successo della Rai

Dieci settimane nella top 10 serie di Netflix Italia, la serie più guardata di sempre su Rai Play, “Mare Fuori” è diventata una delle serie tv preferite dagli italiani. Nel Nostro Paese le opere che raccontano Napoli non passano mai di moda, prima con Gomorra, ora con l’avventura di Carmine, Filippo e amici.

Mare Fuori: la trama in breve

Filippo è un ragazzo perbene, soprannominato “chiattillo” dai ragazzi dell’IPM, che finisce nel carcere minorile di Napoli (dove era in vacanza) per un reato compiuto in un momento di immaturità e follia. Bullizzato da tutti i ragazzi del carcere, Filippo riesce comunque a fare amicizia con Carmine, l’altro escluso del gruppo. All’interno di queste mura si sviluppano storie, intrighi e un circolo infinito di vendetta. Nel mentre la direttrice, il comandante e tutti i ragazzi dello staff fanno il possibile per aiutare questi ragazzi a cambiare. Fuori dal carcere, invece, le famiglie Ricci (la famiglia di Ciro) e Di Salvo (la famiglia di Carmine) si contendono il potere su Napoli.

Il concept di Mare Fuori

Il concept, anche se non particolarmente originale, funziona! Tramite flashback costanti, lo spettatore può vedere il background di quasi tutti i personaggi: perché sono finiti in prigione, perché si comportano in un certo modo e come hanno conosciuto gli altri personaggi. Approfondire le storie è sicuramente uno degli aspetti più interessanti di questa serie, che amalgama perfettamente trama principale e microstorie senza appesantire la visione.

Mare Fuori: perché tanti sono scettici?

Credo che i motivi siano diversi: in primo luogo credo che tanta gente ormai veda tutte queste opere ambientate a Napoli un po’ dei “copia e incolla”. La maggior parte di queste fiction sono ambientate a Napoli e la stragrande maggioranza tratta di mafia e lotta fra bande. Insomma, qualcosa di già visto e rivisto in Gomorra, Suburra eccetera. Inoltre è chiaro specificare che Mare Fuori è più una fiction che una serie tv e in Italia, si sa, le fiction sono per boomer e casalinghe. Sono d’accordo nel dire che questa sia una fiction, perché la struttura è esattamente quella.

Tuttavia ci sono delle chicche: è PALESE che chi ha ideato e scritto questa fiction sa benissimo cosa sta facendo e avrebbe tutte le capacità di scrivere una serie tv di successo. Se guardi un episodio ti ritrovi a passare 6 ore davanti al PC e neanche te ne sei reso conto.

La chiave del successo di Mare Fuori

Secondo me Mare Fuori ha sfondato per due motivi in particolare. Innanzitutto la colonna sonora: sia “Mare fuori” sia “Doj Mane” sono delle hit pazzesche che ti rimangono in testa senza neanche aver visto la serie Poi secondo me ha sfondato perché da Mare Fuori sono nati TANTISSIMI meme che sono diventati virali su tutte le piattaforme, specialmente su Tik Tok. Uno su tutti direi “Rosa Ricci non si tocca“, penso che ad oggi sia un meme abusato, ma ci piace così.

Mare Fuori

Curiosità di Mare Fuori

  1. Carmine Recano, l’attore che interpreta Il Comandante, ha esordito sul piccolo schermo nel 1998 con “Un Posto al Sole” ed ha partecipato per lo più a produzioni sulla sua amata terra, Napoli.
  2. La sigla di “Mare Fuori” è stata scritta da Matteo Paolillo, l’attore che interpreta “Edoardo” nella serie tv.
  3. Nicolas Maupas, “Filippo” nella serie, ha iniziato la sua carriera da attore proprio con “Mare Fuori”. Non male come esordio, no?
  4. Mare Fuori si ispira al carcere di Nisida
  5. Maria Esposito (Rosa) e Antonio Orefice (Totò) sono fidanzati, così come Giovanna Sannino (Carmela) e Gaetano Migliaccio (Salvo)

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