Dietro i suoi occhi: serie tv stupenda, ma…

Dietro i suoi occhi: serie tv stupenda, ma…

Ero sul punto di esultare, di preparare un articolo macroscopico, curato nei minimi dettagli. Pronto a dare un voto altissimo alla miniserie originale Netflix, Dietro i suoi occhi mi ha un po’ deluso. Ma che cosa in particolare? Vediamolo insieme.

Dietro i suoi occhi c’è un velo di mistero

Le premesse erano delle migliori. All’inizio sembrava un semplice intrigo amoroso, ma con il passare dei minuti ho visto una crescita esponenziale. Tante domande che a metà dell’opera ancora non avevano ricevuto neanche una risposta. Questo perché la scrittura di Dietro i suoi occhi è eccezionale: non solo per la caratterizzazione dei personaggi, ma soprattutto per l’utilizzo intelligente di flashback utili non a chiarire, ma a creare un filone storico parallelo. Se già nella storia primaria abbiamo un sacco di dubbi, durante i flashback il mistero si infittisce, almeno apparentemente. In realtà, le poco fa citate rette parallele sono rette incidenti: due storie apparentemente lontane che vanno a coincidere in un solo punto, la soluzione finale.

Dietro i suoi occhi c’è la verità

La verità si può sempre dire, ma spesso fa male: due modi di dire fusi in una sola frase sono l’essenza di questa serie tv. Non vedevo l’ora di scoprire la verità, di trovare il nodo da sciogliere, ma alla fine la verità è stata una pugnalata nella schiena. A due episodi dalla fine avevo davanti una serie di domande a cui, per forza di cose, stavo per dare risposta. Forse troppe domande per una soluzione plausibile, in effetti non ho avuto la freddezza di farci caso. Ebbene sì, la soluzione al mistero è un fenomeno paranormale – non dico altro per evitare spoiler -.

Attenzione: non che ci sia nulla di male nel vedere avvenimenti paranormali in una serie tv, è la normalità. Il fatto è che questa storia sembrava così reale, così genuina, perché ricorrere ad una cosa del genere per spiegare tutto? Forse erano davvero troppe domande per poter rispondere con la realtà.

Ma quindi ne vale la pena?

Assolutamente sì. Troppo spesso non si percepisce la differenza tra “ha deluso le mie aspettative” e “fa schifo”, io ci tengo a marcare questa tutt’altro che sottile linea. Dietro i suoi occhi mi ha deluso perché mi aspettavo un finale apparentemente coerente con il resto della storia, un finale da 8 e mezzo, voto che vorrei dare ai primi 4 episodi (su 6). Questo non significa che non mi sia piaciuta, anzi: sono deluso proprio perché questa serie mi è piaciuta molto e avrei voluto mettere la ciliegina sulla torta.

Non voglio parlare troppo dei personaggi, perché secondo me la psicologia dei personaggi è un aspetto che compone più della metà del voto finale, e voglio che sia una sorpresa. Vi dico solo una cosa: Eve Hewson, la figlia di Bono (il cantante degli U2), è strepitosa, non solo per bellezza, ma soprattutto per la sua interpretazione.